Ha inizio la mia seconda tappa del Sentiero del Viandante, quella che secondo me è la più bella di tutto il percorso.
Da Mandello del Lario a Bellano, passando per Lierna e Varenna.
In questa parte di Sentiero del Viandante si toccano le quote più alte di tutto il percorso: 1050 metri di altitudine alla località Ortanella.
Non tutti però scelgono questo sentiero.
Le varianti
Infatti, da Lierna a Varenna il Sentiero del Viandante si divide e può essere percorso seguendo la variante bassa oppure quella alta.
Io ho scelto quella alta perché è molto panoramica e ci si allontana per un po’ dai centri abitati.
Questo tratto è un vero e proprio trekking in montagna.
Da Mandello a Lierna: l’inizio della seconda tappa
Sistemato lo zaino e ritirati i vestiti dallo stendino, è ora di partire.
Lascia il centro abitato di Mandello: torna indietro all’inizio del paese e riprendi il Sentiero del Viandante dove lo hai lasciato ieri.
Già di prima mattina devi alzarti leggermente di quota per raggiungere la località Rongio e subito dopo Somana.
Il Grignone fa da sfondo, ma anche il sentiero non è affatto male: la luce del primo mattino tra le coltivazioni di ulivi ti dà il benvenuto in questa nuova giornata.
Il sentiero a Somana è inizialmente un’ampia strada sterrata.
A sinistra gli ulivi e il lago, a destra un’imponente affioramento la cui bellezza può essere colta solo da naturalisti e geologi 😀
Poco dopo il sentiero continua nel bosco e inizia a scendere verso i primi centri abitati.
Da Lierna a Ortanella (variante alta)
Raggiungi Lierna con una facile passeggiata in piano e oltrepassando le caratteristiche vie ciottolate delle frazioni di Sornico e Olcianico.
Da qui il Sentiero del Viandante prosegue senza entrare nel centro di Lierna: se devi raggiungerlo dovresti fare una piccola deviazione, scendere leggermente di quota e poi tornare lungo il sentiero principale.
Superata la località Genico inizia la fatidica salita per Ortanella.
Questa è la prima tappa davvero impegnativa del sentiero.
Da Genico infatti ti aspettano circa 700 metri di dislivello.
Il percorso è interamente nel bosco: il sentiero è segnalato benissimo, inizialmente si alterna il selciato al sottobosco, in alcuni punti invece è a gradoni.
Il primo punto belvedere è anche il primo punto per prendere fiato: la Croce del Brentalone a 654 metri. Che vista!
Il secondo punto è l’Alpe di Mezzedo: c’è una fontanella. Da qui manca davvero poco alla fine della salita.
Arrivati a San Pietro a 1050 metri di quota, poco prima di Ortanella, fermati alla chiesetta per il pranzo al sacco. Te lo meriti!
Da Ortanella a Varenna (Vezio)
A Ortanella trovi tante distese verdi, con tanto di tavolini per il pic-nic.
Il sentiero ora è in piano, largo, senza difficoltà lungo il tracciato.
Passerai accanto a uno stagno: anche questo è un ottimo punto per sostare, ma non disturbare gli anfibi e loro ovature!
Aggirato il Monte Fopp rimanendo a quota 1000 metri e camminando in piano, inizia la discesa.
Tutto il dislivello che hai fatto in salita lo devi fare ora in discesa.
Sei nel bosco, ogni tanto gli alberi lasciano spazio a qualche punto di belvedere affacciato sul lago.
Si scorge il castello di Vezio.
CONSIGLIO: il Sentiero del Viandante in questo punto ha tanti sassi lungo il tracciato, alcuni gradini ed è interamente in discesa quindi se non sei abituato, hai problemi alle ginocchia o non ti vuoi stancare troppo usa i bastoncini!
Da Varenna a Bellano: la meta della seconda tappa
Arriverai in località Vezio. Se hai tempo puoi fermarti per una breve visita al castello, dove spesso organizzano giornate di falconeria.
Ora il sentiero si fa meno “selvatico”: l’influenza dei centri abitati è tangibile.
Si alternano dei piccoli tratti in asfalto al sentiero in piano tra gli orti e le case.
Si sale di nuovo leggermente fino a Perledo, poi la seconda tappa continua fino a Gittana in piano.
Un’ultima brevissima salita subito dopo Gittana e il Sentiero del Viandante arriva fino a Bellano leggermente in discesa.
Sei arrivato a fine tappa!
Se hai tempo potresti fare una visita all’orrido, è davvero spettacolare. Qui trovi tutte le informazioni.
Dettagli del trekking e consigli utili
Lunghezza totale del percorso: circa 23 km
Quota più bassa: 300 metri s.l.m.
Quota più alta: 1050 metri s.l.m.
Dislivello positivo: circa 1030 metri
Difficoltà: media. È richiesto un minimo di allenamento a causa del dislivello. Non ci sono tratti esposti e attrezzati.
Informazioni utili: dove mangiare e dove dormire
Per partire da Mandello del Lario come si deve, ti consiglio di fare colazione al Caffè Centrale.
È proprio in centro, apre molto presto la mattina e le brioches sono buonissime.
Ne abbiamo approfittato e abbiamo preso due panini per il pranzo: anche quelli davvero buoni.
A Bellano puoi trovare diversi alloggi, tra B&B, appartamenti e hotel.
Noi siamo andati al risparmio e abbiamo deciso di alloggiare in una casa privata a Bonzeno, in compagnia dell’host Dario che, dopo cena, è venuto a prenderci in macchina a Bellano.
Abbiamo cenato al Ristorante Orrido lungo la strada principale di Bellano.
Le località e i punti di interesse della seconda tappa
Se non hai fretta, prenotazioni per gli alloggi e orari da rispettare puoi goderti il Sentiero del Viandante anche dedicando qualche minuto in più nelle località che il percorso attraversa.
Ecco l’elenco di tutti i punti di interesse della seconda tappa:
– Mandello del Lario
– Maggiana e Torre del Barbarossa
– Lavatoio di Rongio
– Somana
– Olcio
– Sornico
– Olcianico
– Lierna
– Genico
– Croce di Brentalone
– Alpe di Mezzedo
– San Pietro
– Ortanella
– Vezio
– Regolo
– Perledo
– Gittana
– Biosio
– Bellano e orrido
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