Il trekking da Camogli a Portofino è un po’ diverso dai soliti che consiglio.
Il motivo è semplice: siamo in Liguria, proprio sul mare.
Più precisamente questo sentiero si snoda nella macchia mediterranea all’interno del Parco Regionale di Portofino ed ha una tappa intermedia nella bellissima San Fruttuoso.
Ho scelto questo weekend fuori porta per festeggiare la mia laurea, un modo un po’ insolito forse, ma decisamente appagante.
Camminare senza avere i pensieri sui libri e sulla tesi è stata una bellissima novità.
È un trekking giornaliero sviluppato in due tappe.
Qui sotto trovi tutti i dettagli ma se vuoi approfondire ancora di più per organizzare la tua esperienza al meglio, compila il form e ti contatterò personalmente.
La partenza
Camogli è il punto di partenza per il trekking verso Portofino.
Se hai fortuna puoi trovare un parcheggio gratuito tra le vie del paese, magari nella zona più in alto, come è successo a me.
Altrimenti puoi trovare le coordinate del parcheggio principale del paese nei dettagli del trekking.
Tappa 1: Da Camogli a San Fruttuoso
Scarpe da trekking pronte, bastoncini presi, zaino in spalla e si parte.
Via S. Bartolomeo è dove si imbocca il sentiero.
Si procede costeggiando il ruscello e dopo 5 minuti inizia la salita. Diverse scalinate ti daranno il benvenuto fin da subito e in breve tempo, ma intenso, arriverai alla chiesa di San Rocco, dove si può ammirare una bellissima vista.
Il cemento lascia il posto a un sentiero di montagna, un po’ sabbioso e un po’ roccioso.
Camminerai principalmente sul conglomerato di Portofino, con i suoi sedimenti perfettamente levigati e lucenti.
Presto si entra nel bosco e un corrimano in corda costeggia il sentiero nei tratti in cui si restringe molto.
Ad ogni bivio segui l’indicazione per “San Fruttuoso, molto impegnativo”.
Il sentiero è un continuo sali-scendi. Inizierà ben presto a farsi strada la macchia mediterranea con i suoi arbusti e i rami pungenti. Anche la storia in questo trekking non manca: si passa accanto ad alcuni forti della Seconda Guerra Mondiale, con tanto di torri di vedetta affacciate sul mare.
Il Passo del Bacio è il punto più impegnativo del percorso. Si attraversano delle rocce a picco sul mare con l’aiuto di una catena.
Il sentiero da Camogli a Portofino regala grandi emozioni e questi tratti più impegnativi si sono rivelati i più divertenti!
Dopo aver scollinato a Punta Torretta si raggiunge San Fruttuoso.
San Fruttuoso è un piccolo paradiso fatto di azzurro, scogli, antiche rovine in mezzo ai boschi.
Per vederla senza turisti però ti consiglio di fare questo trekking in primavera o autunno, sicuramente non in alta stagione.
Tappa 2: da San Fruttuoso a Portofino
Dopo una sosta per il pranzo con la gustosa focaccia di Recco e aver riempito le borracce alla fontanella di San Fruttuoso, si riprende il cammino.
L’ideale sarebbe fare un bel tuffo e una piccola sosta alla spiaggia di San Fruttuoso, ma data l’emergenza sanitaria la spiaggia è a pagamento e a numero chiuso quindi informati bene prima di partire.
Ora il sentiero è sterrato con poche rocce, non ci sono tratti impegnativi/tecnici. Si sale e si scende per tre volte, raggiungendo la quota massima di 270 metri slm.
Superata la località Base 0 dopo circa 30 minuti, manca poco più di un’ora all’arrivo.
Si raggiunge Portofino dopo una lunga scalinata in discesa.
Da Camogli a Portofino: consigli utili per affrontare il trekking
Oggettivamente il sentiero da Camogli a Portofino non è un trekking adatto a tutti.
Lo sconsiglio a chi non è abituato a camminare in montagna: in questo caso si potrebbe scegliere la variante bassa più semplice oppure raggiungere San Fruttuoso in traghetto e fare a piedi solo il tratto fino a Portofino.
A volte i trekking vicino al mare vengono sottovalutati e intrapresi con l’abbigliamento e l’attrezzatura sbagliati e soprattutto con una mentalità un po’ superficiale.
Per questo ti consiglio di indossare scarpe da trekking e portare con te tutto l’occorrente che porteresti in un trekking in montagna.
Se decidi di andare da Camogli a Portofino nella stagione estiva però ti consiglio di portare con te tanta acqua e la giusta integrazione di sali minerali: ci sono molti punti esposti e il sole si fa sentire!
Infatti da San Fruttuoso a Portofino non ci sono fontane o sorgenti, quindi bisogna ricordarsi di fare rifornimento a San fruttuoso. Qui c’è anche un ristorante e un bar, ma se vuoi mangiare o sostare alla spiaggia ti consiglio di prenotare (il ticket per la spiaggia attualmente è a pagamento).
L’ ULTIMO TRAGHETTO da Portofino a San fruttuoso è alle 16.30 (informati in tempo sui siti dei traghetti, come https://traghettiportofino.it/ e https://www.golfoparadiso.it/). Altrimenti c’è la possibilità di tornare in treno partendo da Santa Margherita Ligure (raggiungibile in 15 minuti di traghetto da Portofino).
Weekend in Liguria
Per affrontare questo trekking con calma abbiamo deciso di trascorrere due giorni in Liguria.
Ecco come ci siamo organizzati:
- Prima di arrivare a Camogli abbiamo fatto un salto a Recco per fare colazione e comprare la focaccia per il pranzo. Buonissima!
- Abbiamo alloggiato a Genova Nervi, all’hotel Villa Bonera che offre camere confortevoli con un’ampia terrazza comune e una ricca colazione a buffet.
- Di rientro dal trekking abbiamo cenato alla Trattoria La Ruota a Genova Nervi. Tutto buonissimo e un servizio direi ottimo! Specialità pesce.
- Il giorno dopo il trekking… relax in spiaggia!
Dettagli del trekking e consigli utili
Parcheggio a pagamento: 44.34670176857295, 9.157021621370525
Partenza del sentiero: 44.34623394436381, 9.157406879971619
Segnaletica del sentiero: due pallini rossi
Lunghezza del percorso: 11km
Dislivello positivo: 650 metri
Tempo impiegato: Camogli-San Fruttuoso 3h30, San Fruttuoso-Portofino 2 ore.
Periodo consigliato: marzo/aprile e settembre. Se scegli il periodo estivo vi consiglio di portare tanta acqua e un integratore di sali minerali.
Difficoltà: media, alta in alcuni tratti.
Pensieri in cammino
L’aria è fresca, nonostante il caldo. Siamo a picco sul mare e le scogliere si tuffano nell’acqua limpida e blu. In un attimo la fatica che sento mi lascia un po’ di tregua e i pensieri svaniscono.
Credo che guardare il mare che si infrange sulle rocce sia terapeutico, ipnotico, rilassante. Inevitabilmente ti fa sentire felice.
Ecco la prima catena attaccata alle rocce…
È assurdo come le mie vertigini siano sparite e la voglia di guardare giù mi abbia fatto sentire così libera.
Ero lì, su un sentiero fatto di roccia e sabbia, ad aggrapparmi a una catena che aiutava il mio passo, a guardare il blu profondo e a sentirmi pienamente rilassata.
Non era mai successo fino ad ora, la mia “amica” ansia qualche anno prima avrebbe prevalso su tutto il resto.
Quante cose belle mi sarei persa se fossi andata avanti ad ascoltarla?
Si è concluso anche questo trekking e come ogni volta ho portato a casa tanti e preziosi insegnamenti. Sono riuscita a percorrerlo, dall’inizio alla fine, ma anche in questo caso non appena la fatica si faceva sentire, abbassavo la guardia e davo retta a pensieri scomodi.
E allora, mi sono chiesta, perché cammino?
Cammino perché voglio avere più fiducia in me, perché ogni volta arrivo alla meta ed è la dimostrazione che posso farcela sempre e senza aiuti.
Cammino perché mi fa sentire fisicamente bene, ma non solo. Perché mi piace sentire le gambe andare avanti, perché nonostante e comunque loro… vanno.
Cammino perché mi fa sentire viva e mi spinge ad affrontare gli ostacoli sempre guardando avanti.
Cammino perché quando mi volto indietro sono soddisfatta di tutti quei passi che ho fatto e gli ostacoli insormontabili che ho superato. Se fossero stati davvero così insormontabili, non sarei riuscita a passarli, no?
Allora cammino perché camminare è una bella metafora. Ma spetta ad ogni camminatore scoprirla, perché è personale ed unica, ognuno conosce il suo ‘why’ o cammina per scoprirlo.
Se anche tu hai percorso il sentiero da Camogli a Portofino lasciami un tuo parere qui sotto. Conosci altri trekking in Liguria da consigliarmi?
A tutti gli altri invece auguro un buon cammino!
Se vuoi scoprire un trekking in Lombardia leggi qui!
Alba Cavazzi
23 Settembre 2021Cara Benny, sai chi sono ,mi permetterei 2 riflessioni. Prima di tutto,vero che il rumore del mare che si infranga sulla roccia o che “rotoli “sulla spiaggia è altamente rilassante . Dicono ci riporti allo stato prenatale. Secondo purtroppo la nostra Liguria,ormai la considero un po’ mia ,visto che ci vivo da 50 anni e ho sposato un ligure, è mèta ambita per turisti e villeggianti vari. Non ti devi far impressionare dalle estremizzazzioni che puoi trovare di primo acchito. Se nel tempo avrai voglia e tempo di ritornare a Portofino in un periodo diverso scoprirai un gioiellino unico al mondo…credimi. Io e lo zio saremmo felici di farvelo scoprire. Per noi è una “tradizione” recarci li in marzo o aprile nelle prime giornate primaverili partendo da Santa e percorrendo tutta la passeggiata sul mare . Puntata in panificio per l’immancabile focaccia che viene divorata sulla piazzetta di S. Giorgio davanti a uno spettacolo unico. E poi….le 5 terre ,Portovenere, Lerici,Tellaro.ecc. La nostra valle è bellissima ma anche lì….Non scherzano. E quei ricconi almeno portano lavoro e prosperità quindi per quei 2 mesi….concediamoglielo. Abbraccio
Benedetta Sala
23 Settembre 2021Cara Alba,
innanzitutto ti ringrazio molto per la tua riflessione.
Purtroppo quando sono passata dalla Liguria non avevo molti giorni a disposizione e non potevo scegliere un periodo diverso, quindi ammetto che un po’ mi aspettavo di trovare così tanto turismo. In ogni caso, nonostante questo, sono davvero contenta dei posti che ho visitato perchè come dici tu sono veramente splendidi.
Sicuramente abbiamo intenzione di tornare, di scoprire nuovi sentieri, di viverli in una stagione più “tranquilla” e soprattutto di passare qualche giorno con voi nella vostra terra. Ci farebbe davvero piacere.
Roberto
22 Settembre 2022Bello, vorrei esplorare la zona ai primi di ottobre, ma trovare un luogo per dormire é complicato a causa della troppa offerta web e senza nessun consiglio si rischia sempre. I prezzi sono comunque alti. Un consiglio da una persona del posto sarebbe un ottimo aiuto.
Sandra
23 Settembre 2021“Credo che guardare il mare che si infrange sulle rocce sia terapeutico, ipnotico, rilassante.
Inevitabilmente ti fa sentire felice.” :
in questa frase c’è l’essenza del mio essere 🥰.
Il trekking Camogli -Portofino è uno dei più belli ch’io abbia percorso , soprattutto per il panorama che offre, i colori , i suoni , i profumi, per questo non vedo l’ora di tornare da quelle parti 😍
Benedetta Sala
27 Settembre 2021Cara Sandra,
ti ringrazio di cuore per aver condiviso con me il tuo pensiero.
Spero anche io di tornarci presto ♥