Con l’arrivo del freddo il foliage completa il suo corso con la caduta delle foglie da alcune specie particolari di alberi.
Che cosa succede alle foglie che rimangono a terra?
Vediamo insieme le conseguenze e cosa comporta per chi fa trekking.
La lettiera: l’importanza delle foglie a terra
In pedologia, la scienza che studia il suolo, la lettiera è la componente fondamentale che determina la salute del terreno.
No, non quella dei gatti!
Per lettiera si intende quello strato di sostanza organica morta che si accumula sul terreno.
Foglie, rami secchi, caduti e spezzati, animali in decomposizione. Tutto questo forma la lettiera, ma la sua funzione non si limita a questo.
Infatti, gli strati sottostanti già in decomposizione non svaniscono nel nulla. Diventano una vera e propria fonte di carbonio e sali minerali che arricchiscono il terreno, gli alberi, i funghi… e tanti altri organismi che dipendono proprio dall’esistenza di questo ecosistema.
La natura si ricicla da sola!
Trekking nei boschi durante il foliage
Alcune persone che si addentrano nei boschi per una passeggiata ne escono deluse perché sostengono che ‘il bosco non è pulito‘.
Mi è capitato più volte di sentire queste parole.
Ed è vero, ai nostri occhi può sembrare così.
Per alcuni può essere fastidioso dover camminare tra rami, foglie e a volte qualche rovo e tronco spezzato.
Per altri invece rende la camminata più divertente!
Oltre al divertimento, c’è un’importante fatto di cui i nostri occhi spesso non tengono conto: l’importanza ecologica di un bosco lasciato così com’è.
Lasciare che il bosco faccia il suo corso senza intervenire troppo (solo nei casi in cui ci siano rischi in termini di sicurezza per chi cammina) è molto importante dal punto di vista ecologico.
Ti spiego perché.
Per il bosco, avere una lettiera abbondante e ricca di specie vegetali e animali significa avere a disposizione tanta materia organica a cui attingere.
Questa varietà comporta anche una grande biodiversità di specie!
Ci sono diversi esperimenti che dimostrano che un bosco “non pulito” è decisamente più ricco di specie animali e vegetali.
Rimuovere il sottobosco per renderlo più fruibile non va bene!
3 consigli per chi cammina in autunno
- Guardare dove si mettono i piedi
Il foliage attira sempre più camminatori lungo i sentieri di montagna, anche inesperti. Per questo ho messo questo consiglio per primo, anche se potrebbe sembrare scontato per molti.
In autunno bisogna prestare particolare attenzione a dove si appoggiano i piedi, più della stagione estiva.
La maggior parte di noi cammina con il naso all’insù per guardare i colori spettacolari degli alberi, ma il rischio è a terra.
Le foglie secche della lettiera coprono i tracciati dei sentieri, a volte ciottolati o selciati, rendendoli decisamente più scivolosi.
Attrezzarsi sempre di un buon paio di scarpe da trekking è il mio consiglio. Anche se si passeggia nei sentieri vicino casa!
- Attenzione alle ore di luce
In autunno le ore di luce disponibili diminuiscono sempre di più. Tra una sosta e l’altra per ammirare le foglie colorate e scattare tante fotografie, si rischia di perdere la cognizione del tempo. Risultato?
Discesa al buio!
Quando si fa lo zaino per le escursioni occorre sempre metter dentro alcuni piccoli accessori che possono rivelarsi davvero utili. Ringrazierai sicuramente di averli portati sulle spalle!
Per questo consiglio di portare sempre nello zaino una luce frontale. Io la lascio sempre nello zaino, per evitare di dimenticarla.
Quella che uso io è questa qui: mi trovo molto bene, fa il suo dovere ed è anche economica.
- Vestirsi a cipolla
Dalla pausa pranzo in maglietta alla discesa senza sole al freddo è un attimo! Per questo l’ideale è vestirsi a strati.
Questo è un consiglio che darò sempre, in ogni stagione. In autunno ancora di più perché quando si sale si suda, ma quando si scende si trema! 😉
Spero che questo post possa esserti d’aiuto per le tue avventure.
Se pensi che mi sia dimenticata qualcosa commenta qui sotto con il tuo consiglio!
La bellezza di questi argomenti è che sono molto vasti e ognuno può contribuire e dire la sua.
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