Come prima meta dell’estate non potevo non parlare della Valmalenco!
L’estate in Valtellina infatti è sempre stato il mio periodo preferito:
torrenti belli freschi, animali al pascolo, prati di un verde brillante, rifugi aperti (ma òcio alle zecche!).
È un’ottima scelta per passare le vacanze, ma se hai letto il mio e-book questo lo sai già.
Oggi voglio parlarti di una meta perfetta per iniziare le ferie con qualcosa di adattabile a tutte le età e a tutti i livelli di allenamento.
È anche un bel modo per regalarsi una giornata in totale relax!
Come arrivare
Per andare in auto in Valmalenco occorre arrivare a Sondrio dalla SS 38.
Una volta giunto in città, procedi lungo la strada provinciale 15 proprio in direzione della Valmalenco.
Dopo aver superato il paese di Chiesa, la Valmalenco si biforca: questa volta segui i cartelli con direzione “San Giuseppe”, “Chiareggio”, sulla sinistra.
Continua a costeggiare il Mallero: quando superi San Giuseppe avrai ancora 15 minuti di strada prima di arrivare a destinazione.
ATTENZIONE: per poter arrivare a Chiareggio, dal 1/06 al 30/09 il transito è a pagamento! 5 euro giornalieri che puoi pagare alla colonnina che trovi sulla sinistra lungo la strada, all’altezza di un piccolo parcheggio (te ne accorgi perché ci sono le telecamere!).
La partenza
Prosegui oltre lo Chalet Tana del Grillo e scendi verso il torrente: i cartelli e le carte indicano la direzione dei rifugi.
Parcheggia l’auto nell’apposito parcheggio.
ATTENZIONE: Chiareggio è una meta estiva molto gettonata. Consiglio di arrivare presto la mattina per trovare posto… non parcheggiare lungo la strada perché arrivano delle belle multe 😉
Da Chiareggio all’Alpe Ventina passando per due rifugi
Per arrivare ai Rifugi Gerli Porro e Ventina attraversa l’intero parcheggio sterrato e costeggia il torrente Mallero.
La strada è ben indicata dai cartelli, che dopo 5 minuti indicano una svolta a destra:
attraversa il ponte e vai sull’altra sponda.
Arrivato qui gira ancora a destra e prendi il sentiero:
una mulattiera ben segnalata e ben tenuta, il tracciato e il fondo sono semplici e non nascondono né insidie né strapiombi.
Il sentiero inizialmente è pianeggiante poi procede in salita, ma la pendenza è davvero leggera e dolce.
Negli ultimi 5 minuti è un po’ più pronunciata con un fondo lastricato, ma in un’ora dalla partenza sei arrivato al Rifugio Gerli Porro.
La vista qui è incantevole: il bosco di conifere si apre lasciando libera la valle glaciale ai piedi del Ghiacciaio Ventina, chiamata appunto Alpe Ventina.
Alcuni cartelli informativi e didattici spiegano il Sentiero Glaciologico e la sua storia, che magari ti racconterò un’altra volta.
Prosegui in piano dal rifugio e incontrerai, a meno di 5 minuti, il Rifugio Ventina.
Io sono arrivata fino a qui e poi sono tornata indietro, dopo ti spiego il perché.
Ora lascio la parola a Yuri che ha deciso di proseguire il giro!
Dal Rifugio Gerli Porro al Torrione Porro
Dall’Alpe Ventina, quasi a metà strada tra i due rifugi, è presente un bivio ricco di segnaletica escursionistica.
Proprio da questo punto si imbocca il sentiero numero 321/1 che in circa un ora e mezza per 300m di dislivello conduce al Lago Pirola.
Il sentiero sale subito con una pendenza costante e impegnativa,
sono solo un paio i punti dove spiana per poi riprendere a salire in direzione della sella sotto alla cima del Torrione Porro.
Ma la bellezza di questo percorso non finisce qui:
lungo il percorso si può ammirare anche un larice millenario tutt’ora in vita!
Un’ottima scusa per portare anche i bambini:
se sono abituati alla montagna non avranno problemi a raggiungere il lago, l’unica difficoltà finora è data dal dislivello.
Dopo un’ora di cammino però c’è la possibilità di raggiungere, in 30 minuti, anche il Torrone Porro, la cima che svetta sul lago e sui rifugi.
Quindi ho fatto una piccola deviazione e ho raggiunto anche la cima!
La pendenza qui si fa sentire e il percorso è più tecnico perché il fondo è roccioso.
Ma ne vale la pena: dall’alto dei suoi 2435 metri, dalla Cima Porro si apre un panorama a 360° proprio di fronte al Disgrazia e al Ghiacciaio Ventina.
Uno spettacolo da non perdere!
Dalla cima al Lago Pirola
Torno sui miei passi e come promesso mi dirigo verso il Lago Pirola.
Giunto al bivio di prima, il cartello indica 30 minuti di discesa, ma la cosa bella è che vedo già il lago e lo posso ammirare dall’alto, proprio dalla sella sotto al Torrione Porro.
Il lago Pirola è in realtà un lago artificiale dalla forma allungata e dal caratteristico colore verde acqua tipico delle chiuse alpine.
Dalla sella inizia gradualmente a scendere verso la riva del lago.
Attenzione: qui il percorso si fa poco più tecnico. Si deve attraversare una ganda ricca di sassi modellati dall’antico ghiacciaio. È l’unico punto del percorso dove bisogna prestare più attenzione (oltre alla salita alla cima). Consiglio scarponi alti e tanta concentrazione!
Segui le bandierine bianche e rosse dipinte sulle rocce e arriverai al lago!
Il sentiero lo costeggia fino ad arrivare al muro della diga.
Il ritorno ad anello: tante varianti
Da qui c’è la possibilità di scegliere come tornare a Chiareggio:
- tornare ai Rifugi dalla strada già percorsa
- scendere all’Alpe Pirola.
Io ho scelto la seconda opzione, ma una volta raggiunta l’Alpe Pirola seguendo un sentiero che scende ripidamente, mi sono trovato ad un altro bivio.
Anche qui puoi scegliere se:
- raggiungere direttamente Chiareggio
- tornare all’Alpe Ventina
La seconda opzione è perfetta se hai deciso di pernottare in rifugio!
Io ho scelto quindi di raggiungere direttamente Chiareggio:
dall’Alpe Ventina si scendo all’Alpe Zocche fino al parcheggio della partenza.
ATTENZIONE: In questo tratto è d’obbligo segnalare che per pochi metri un ruscello bagna il sentiero e le rocce sulle quali si cammina. Sono infatti presenti delle funi ancorate alla roccia alle quali è possibile tenersi per oltrepassare più in sicurezza questi 4/5 metri di sentiero.
Dettagli del trekking e consigli utili
Parcheggio: 46.313848453674666, 9.779916064152689
Da Chiareggio al Rifugio Ventina: circa 3,2 km
Tempo: 1 ora
Dislivello Positivo: 360 metri
Difficoltà: facile. Ideale per famiglie.
Lunghezza totale dell’anello del Lago Pirola (Chiareggio + Ventina + Torrione + Pirola + Chiareggio): 10,6 km
Dislivello positivo: 770 metri
Difficoltà: media. Abbastanza impegnativo per il dislivello.
! Per gli amanti delle avventura, il Torrione Porro è raggiungibile anche dalla ferrata!
Due passi in natura su quattro ruote: la montagna dal finestrino
E io dove sono finita nel frattempo?
Ero a fare la bella vita! 😀
Devi sapere che quella mattina non abbiamo fatto tutta la strada in macchina per arrivare al parcheggio.
Eravamo già lì!
La sera prima siamo saliti in van e abbiamo dormito con il suono del torrente che ci faceva compagnia.
È stato davvero bello soprattutto svegliarsi, aprire il portellone e trovarsi davanti l’incantevole Valmalenco, non ancora popolata di turisti.
Dato che volevo ancora godermi questa tranquillità, dal Rifugio Ventina ho deciso di tornare a Chiareggio seguendo lo stesso sentiero dell’andata e, in circa 30 minuti, ero di nuovo al van.
Avevo bisogno di prendere un pomeriggio da dedicare solo a me.
E così ho fatto!
Yoga nel prato, bagno al torrente, un buon libro e un po’ di disegno.
Volevo rifarlo al più presto e così, la sera dopo, eravamo già in un’altra valle a ripetere tutto.
Te lo racconterò la prossima volta
Per un altro itinerario estivo in Valtellina alla scoperta di una diga clicca qui.
Sandra
14 Giugno 2022Bellissima meta e ottima descrizione , complimenti Benedetta ti si legge volentieri ☺️
Benedetta Sala
21 Giugno 2022Grazieeeee 😀