Outdoor Education: come si fa una nuova attività?

4 Min Lettura

Fare un’attività di Outdoor Education non è così semplice come ti fanno credere certi video sui social tutti perfetti con bambini felici che sguazzano nelle pozzanghere!

Ecco l’ho detto.

Purtroppo i social media da questo lato non aiutano davvero i genitori, gli insegnanti e gli educatori che vorrebbero provare a far fare questo genere di esperienze ai propri bambini! Perché caspita, hai idea di cosa ci sia dietro nel far vivere un’esperienza felice nella natura?

Il dietro le quinte dell'Outdoor Education

Quello che vedi sui social dovrebbe essere la parte finale di una proposta in natura pensata, progettata e infine messa in pratica.

Anche se si tratta di gioco libero, non puoi basarti solo sul risultato finale spiattellato lì per andare virale con la musichetta folk di sottofondo.

E in questo articolo voglio davvero darti tante informazioni per capire come si fa e per provare tu stesso/a a metterle in pratica, perché la progettazione è proprio parte del mio lavoro come naturalista formata in educazione all’aperto.

Cambia modo di vedere le attività all’aperto (sì, non è facile)

Per poter progettare al meglio occorre guardare le cose da un punto di vista diverso, più oggettivo e professionale; un modo che ti faccia finalmente dire “oh, ce l’ho fatta anche io!”.

Torno un attimo all’esempio dei social: una persona che vede un video con musichetta idilliaca, il bambino super felice e tranquillo, non si immagina quello che c’è dietro per ottenere questo risultato!

Mi metto nei panni di una mamma che vorrebbe tanto riproporre la stessa cosa al suo bambino, ma poi non sa come fare oppure ci prova ma il bimbo quel giorno proprio non ne vuole sapere oppure il lavoretto che si era prefissata è venuto una schifezza. 

…la frustrazione è dietro l’angolo.

E poi, che messaggio arriva alla mamma che sta guardando? Che basta comprare la tutina impermeabile e gli stivaletti per ottenere la stessa felicità del video. Ecco, l’approccio “giardino, stivaletti e via” è troppo riduttivo,

E l’Outdoor Education non è questo

Immagina la tua attività di Outdoor Education come un iceberg

Se vuoi provare a proporre un’attività nella natura al tuo bambino e alla tua classe, prima di buttarti a capofitto sul sistemare il giardino o comprargli la tutina per la pioggia, siediti, prendi carta e penna e pensa a questo: 

devi immaginare un’attività all’aperto con la natura come un iceberg… tu vedi il tuo bambino che gioca all’aperto, che ride, si diverte con quello che ha a disposizione e questa è la punta dell’iceberg;

tutto quello che non vedi, che sta sotto, permette di realizzare un’esperienza veramente positiva, che porta a risultati tangibili, che ti fanno contenta come genitore e come insegnante perché è davvero andato tutto bene, e tu e il tuo bambino avete passato una giornata stupenda!

È proprio questo che dico alle insegnanti e alle mamme in consulenza.

Ed è la metafora più facile e l’immagine più forte che mi permette davvero di spiegare che cos’è l’educazione all’aperto per me! 

Tutti gli step per realizzare un’attività di outdoor education e viverla al meglio

Quello che sto per dirti è molto importante perché è il dietro le quinte del mio lavoro. Per provare a realizzare la tua attività all’aperto siediti e progettala seguendo questi step:

  1. scegli l’età di riferimento (quella dei tuoi bambini) e in base a questo poi sviscera tutto il resto.
  2. scegli l’argomento;
  3. metodologia: quale approccio vuoi usare? che risultato vuoi ottenere? quale linguaggio vuoi usare?
  4. pensa al luogo più idoneo e scrivilo;
  5. definisci obiettivi, regole e limiti;
  6. la routine della giornata se è un’attività lunga;
  7. ora scrivi il tuo progetto, dall’inizio fino alla fine dell’attività;
  8. dividilo in 3/4 fasi con un macroargomento ciascuna;
  9. dividi ogni fase in micro temi, collegati tutti da un filo logico;
  10. se ci sono degli argomenti teorici da approfondire studia e prendi appunti, cerca di memorizzare al meglio;
  11. scegli i materiali e procurali;
  12. controlla che sia tutto pronto;
  13. FAI IL SOPRALLUOGO, che è fondamentale per fare tutte le modifiche in tempo.

Ascolta l’episodio del podcast per approfondire!

Il primo passo è sempre il più difficile

Ora che hai scoperto tutto quello che c’è dietro un’attività di outdoor education fatta come si deve, capisci bene come la figura del naturalista e del pedagogista esperto in outdoor sia fondamentale per fare tutto ciò!

Come in tutte le cose, il primo passo è sempre quello più difficile e uscire dalla propria zona di comfort non è per niente facile e lo capisco benissimo perché ci sono passata anche qualche anno fa!

Però sono certa di averti dato informazioni davvero preziose che prima non conoscevi e quindi prova a cambiare il tuo approccio, prova a fare quel passo in avanti.

E se proprio ti senti di brancolare nel buio, non ti senti sicura, non hai le competenze e hai troppi dubbi, puoi prenotare una chiacchierata di 30 minuti con me per capire qual è davvero l’ostacolo, come affrontarlo e capire qual è la soluzione giusta per la tua situazione.

 
Condividi sui tuoi social preferiti :)

Cosa ne pensi? Lascia un commento!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Comments Yet.

➡️ Puoi ascoltare il nuovo podcast sull’Educazione Ambientale dal link...

➡️ Puoi ascoltare il nuovo podcast sull’Educazione Ambientale dal link...

🌿 Scoprire che cos’è l’educazione ambientale è il primo passo...

🌿 Scoprire che cos’è l’educazione ambientale è il primo passo...

Il sondaggio nelle mie stories diceva: ❓QUALI SONO I PROTAGONISTI...

Il sondaggio nelle mie stories diceva: ❓QUALI SONO I PROTAGONISTI...

Cambiare approccio non è poi così difficile… 🍀 hai mai...

Cambiare approccio non è poi così difficile… 🍀 hai mai...

EDUCARE IN…E ALLA NATURA 🌿 Nel cuore dell’Outdoor Education, ambiente...

EDUCARE IN…E ALLA NATURA 🌿 Nel cuore dell’Outdoor Education, ambiente...