Escursione in Val Codera nei pressi del Tracciolino

7 Min Lettura

La Val Codera è una delle valli più suggestive di tutta la Lombardia.

Forse con questa frase ho osato un po’ troppo, è vero, 
ma anche quando ti ho parlato del Tracciolino sono “andata giù pesante” con le parole:

fare un’escursione in Val Codera è un’esperienza unica nel suo genere.

Perché questa camminata ti conquisterà?

La Val Codera è raggiungibile solo a piedi (o in elicottero)
e il suo essere una “valle sperduta” l’ha resa la protagonista di leggende.

In Val Codera però si nasconde anche la verità più cruda:

qui, tra i suoi sentieri più impervi, venivano nascosti clandestini e partigiani.

Scopriamo quindi insieme una delle più belle escursioni che potrai mai fare in Lombardia,

a patto che ti piaccia stare lontano dalla civiltà 😉

 

Inquadramento geografico e il Lago di Mezzola

Siamo in Valchiavenna, ma proprio a ridosso della Valtellina.

L’ ambiente più unico che raro, aspro, sorprendente, fatto di rocce granitiche e lontano dal turismo.

Ho detto a ridosso della Valtellina perché la Val Codera fa parte del Comune di Novate Mezzola, in provincia di Sondrio e confina con la vicina Val Masino (siamo già stati in zona, ricordi?).

Alcune famose cime abbracciano dall’alto la vallata, come il Pizzo Badile e il Pizzo Cengalo che dall’alto dei loro 3300 metri sembra che la proteggano per mantenerla aspra, selvatica e intatta.

Se invece volgiamo lo sguardo verso valle, la Val Codera si affaccia sul lago di Mezzola, dal colore decisamente particolare.

Infatti, l’omonimo corso d’acqua della valle, il torrente Codera, è uno degli immissari del Lago di Mezzola, insieme al vicino Torrente Ratti che attraversa appunto la limitrofa Valle dei Ratti, e il Mera che procede dall’interno della Valchiavenna.

Osservando verso il Lago di Mezzola abbiamo davanti agli occhi una delle più recenti formazioni naturali derivate dall’accumulo dei sedimenti dei due corsi principali, l’Adda e il Mera: il Pian di Spagna.

Diversi millenni fa infatti il Lago di Mezzola era unito al Lago di Como.

Anche questo posticino, il Pian di Spagna, merita di essere visitato con una breve passeggiata o un giro in bici alla scoperta della ricchissima fauna locale, per concludere con una sosta meritata sulle sponde del Lago di Mezzola che dal 2020 è stato di chiarato nuovamente balneabile.

Ora la smetto di divagare, magari in un articolo ti parlerò per bene del Pian di Spagna 🙂

 

Come arrivare in Val Codera

Come ti dicevo la Val Codera non ha accessi per i veicoli,

figo no?!

Per iniziare questa escursione quindi ti consiglio di arrivare con l’auto a Novate Mezzola e seguire le indicazioni per la località Mezzolpiano.

Nei dettagli più sotto inserisco le coordinate del parcheggio così non hai scuse per partire!

La strada per arrivare è asfaltata e passa tra le case, quindi più facile di così non si può.

Il parcheggio è abbastanza ampio e di solito davvero poco frequentato.

 

La partenza

Dal parcheggio il sentiero è ben visibile.

Per il primo breve tratto si costeggia il torrente e si procede a zig zag in una serie di tornanti nel bosco.

Fin da subito il tracciato è caratterizzato da lastroni di granito che poco più avanti diventano veri e propri scalini: sono tanti e in salita, ma questa notevole costruzione agevola il passo.

Grazie a questa tipologia di sentiero il dislivello è ben concentrato all’inizio del percorso:

si sale velocemente lasciando alle spalle il lago che ogni tanto si intravede ancora tra gli alberi.

La segnaletica è ben presente:

ci sono alcuni cartelli CAI nei punti strategici che indicano Codera e lungo il percorso diversi bollini bianchi e rossi colorano le rocce.

 

Dopo circa 40 minuti di cammino infatti un cartello indica 1h15 per Codera: al bivio giriamo a destra.

 

Val Codera tracciolino escursione
Val Codera tracciolino escursione

Il percorso

A questo punto il lago è un lontano ricordo lasciato alle nostre spalle

e la montagna inizia a regalarci incredibili scorci e affascinanti pareti in granito.

Il sentiero in questo punto è costeggiato da una recinzione in acciaio:

come dicevo il territorio qui è abbastanza aspro e poco più in là della recinzione i dirupi sono parecchio scoscesi.

Lungo il tracciato però non avrai alcun problema di esposizione e di vertigini, quindi non ti preoccupare e continua a goderti l’escursione!

Il paesaggio intorno si fa sempre più roccioso e il sentiero ora inizia ad addentrarsi nella vallata:

resti e tracce dei lavori passati dei picapietra sono ben evidenti!

Non sai chi sono?

Te ne parlo nel video più sotto 🙂

Girati ancora una volta e ammira il lago perché d’ora in avanti non lo vedrai più fino al ritorno!

Gli ultimi gradini portano all’abitato di Avedèe:

prima delle baite incontrerai l’antica chiesetta molto caratteristica.

 

Se volgi lo sguardo in fondo alla valle riuscirai a vedere la meta di oggi: Codera!

 

Val Codera tracciolino escursione
Val Codera tracciolino escursione

La Val Codera: natura e storia

L’arrivo a Codera

Lasciato Avedèe il tracciato continua ad essere costeggiato da un parapetto in acciaio e il fondo è puro granito!

Si lasciano le baite e alcuni gradini in salita ci danno di nuovo il benvenuto:

ora ci aspetta una discesa un po’ ripida che attraversa un antico tunnel paramassi.

L’ultima fatidica salita in gradini ci dice che siamo arrivati:

ecco finalmente la bella Codera con il campanile in vista!

Codera è un’antica località di montagna formata da un gruppo di baite caratteristiche.

Le costruzioni sono tipiche del territorio e il grigio del granito domina per tutta la vallata!

Appena entri a Codera avrai il Rifugio La Locanda sulla tua destra dove puoi rifocillarti e dedicarti un bel piatto tipico montanaro.

Attenzione però perché la nostra escursione non finisce qui!

Attraversa Codera e ammira le sue case, nella zona più alta dell’abitato troverai anche l’Osteria Alpina.

Siamo a 825 metri di quota, ma ti assicuro che l’atmosfera qui è surreale tanto da sembrare molto più in alto.

 

Per ora abbiamo percorso circa 600 metri di dislivello positivo.

 

Val Codera tracciolino escursione
Val Codera tracciolino escursione
Val Codera tracciolino escursione

Il percorso ad anello lungo il Tracciolino

Lascia alle spalle Codera:

dove ci sono le ultime case potrai proseguire dritto verso le alte cime e i bivacchi,

questa volta però noi scegliamo di proseguire verso destra al bivio lungo il Sentiero Italia.

Direzione: San Giorgio Cola, ben indicata dai cartelli.

Si scende quindi nel bosco e si attraversano due splendidi e antichi ponti:

affacciati perché resterai sorpreso dalle splendide marmitte che troverai sotto i tuoi piedi.

Stai attraversando la valle e ben presto ti troverai all’abitato di Cii.

Rivedrai finalmente il lago e ti congiungerai ad un pezzo del sentiero del Tracciolino.

Anche San Giorgio Cola è ben visibile in alcuni punti del tracciato,

quindi ti assicuro che qui perdersi è proprio difficile.

In questo tratto anche il sentiero è cambiato, come il territorio circostante:

la zona granitica più aspra ha lasciato il posto a boschi di betulle e castagni.

Camminerai principalmente su sottobosco e foglie, il sentiero comunque è ben battuto.

Arrivati al bivio per Cola segui le indicazioni per San Giorgio Cola e lascia il Tracciolino,

 

con un ultimo sforzo sarai arrivato allo splendido paese affacciato sul lago.

 

Val Codera tracciolino escursione

Importante avviso sulla pericolosità del Tracciolino

Ti ho consigliato di lasciare il Tracciolino una volta arrivato al bivio perché nella zona della Val di Revelaso il percorso è chiuso per pericolo frana.

In realtà questa è un po’ un’incognita: c’è un’ordinanza comunale datata dicembre 2021, ma tutte le recinzioni sono aperte, quindi sicuramente qualcuno è passato di lì a suo rischio e pericolo.

 

Io ti consiglio comunque di non passare: questo tratto è davvero rischioso per frequenti frane.

 

Dettagli del trekking e consigli utili

Parcheggio: 46.22181493863021, 9.460391598294375

Lunghezza totale: 13,5 km

Dislivello positivo: 868 metri

Difficoltà: media. È richiesto un minimo di allenamento a causa del dislivello.

Ritorno da San Giorgio Cola

Non so se ti ricordi, ma in questo articolo ti avevo già parlato dell’altro tratto di Tracciolino!

In pratica l’altra volta siamo saliti da Novate Mezzola e abbiamo raggiunto San Giorgio Cola come prima meta e poi abbiamo percorso il Tracciolino verso Verceia.

Questa volta abbiamo scelto di scendere da San Giorgio Cola verso Novate Mezzola e tornare così alla cava di San Fedelino e alla macchina:

il percorso quindi già lo conoscevamo.

Ti consiglio di andare a leggere l’altro articolo per avere un quadro completo di tutta la zona,

 

anche perché entrambe le escursioni meritano davvero tanto!

 

Val Codera tracciolino escursione
Val Codera tracciolino escursione

Concludiamo in bellezza!

Questa è stata una delle escursioni più belle che ho fatto nell’ultimo periodo, credo anche che la compagnia di YuriFrancesca e Andrea sia stata davvero perfetta.

A volte sento proprio il bisogno di andare a scoprire posti sperduti e ti assicuro che in Val Codera aleggia un’aria antica, quasi misteriosa.

Oltre alla bellezza di queste valli, le ho trovate fortunatamente incontaminate.

Trovo prezioso il fatto che alcuni posti siano rimasti nascosti dal grande pubblico, così mi sono ritrovata ancora una volta ad essere in dubbio sul raccontarti o meno questo posto.

Penso di avere la fortuna di essere una persona molto sensibile, mettendo davvero la natura al primo posto e con la capacità di poter raccontare in modo semplice e genuino quello che vedono i miei occhi.

Credo – e spero – che con questo racconto io ti abbia fatto voglia di attraversare la Val Codera con rispetto, al ritmo dei tuoi passi, senza lasciare rifiuti, all’ascolto.

Ecco quindi il mio consiglio:

impara a muoverti in questo modo ogni volta che vai in montagna,

che sia in Val Codera o nella gettonatissima Val di Mello.

Porta i bambini, insegna loro l’amore per l’ambiente, il rispetto per la montagna.

E porta con te un sacchetto, raccogli le sporcizie che altri prima hanno lasciato lungo il percorso.

Scatta una foto e tagga Due passi in natura,

scrivi #nonlasciamotracce

e invita anche chi è con te a raccogliere.

Solo così vivremo in un mondo migliore.

Un abbraccio,

Benedetta

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1 Comment
  • Leonardo
    31 Marzo 2023

    Che bell’articolo!! 🙂

    Vien ancora più voglia di fare un’escursione in Valtellina e in Val Codera!! 🙂
    Complimenti!! 🙂

    Grazie mille per questa condivisione

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