Sondrio regala parecchie soddisfazioni dal punto di vista del trekking soprattutto quando si parla di trekking urbano ed ecosostenibile.
Per continuare la mia rubrica “Trekking Urbano a Sondrio” questa volta voglio proporti un trekking all’insegna della storia e dell’archeologia.
Ti parlerò infatti del percorso che ho fatto per vedere le incisioni rupestri.
Hai capito bene!
Normalmente quando si parla di incisioni rupestri in Valtellina si pensa subito a Grosio e al suo Parco delle Incisioni Rupestri che conosco bene, ma anche Sondrio ha il suo archivio storico direi niente male.
Ho scelto un percorso normalmente poco frequentato. In alcuni punti però, soprattutto a Triangia, troverai un notevole flusso di persone in visita alla nuova installazione di cui ti parlo in fondo all’articolo.
La partenza per le incisioni rupestri
Anche questa volta ti consiglio di lasciare l’auto a casa per un trekking completamente ecosostenibile.
Puoi raggiungere Sondrio in treno. Dalla stazione dirigiti verso il campo da rugby nel Piazzale Fojanini, in Via Valeriana.
Questa è la partenza dell’anello. Trovi le coordinate più avanti.
Tappa 1: Triasso e Castione Andevenno
Il trekking delle incisioni rupestri inizia seguendo la strada asfaltata che dal campo da rugby ti conduce fuori Sondrio, in località Triasso.
Puoi attraversare questo piccolo comune tramite la strada principale delle macchine oppure perderti tra le piccole vie e sentieri che attraversano le case storiche.
Uscito da Triasso segui la strada cementata in salita: già da questo punto avrai una vista panoramica su Sondrio e la Bassa Valtellina camminando tra i tipici terrazzamenti coltivati a vigneti.
Ti trovi ora nel comune di Castione Andevenno.
Percorri ancora circa 200 metri sulla strada asfaltata e arriverai ad un bivio.
Tappa 2: località Ganda
Lascia la strada cementata e prendi la scalinata sulla destra che attraversa le vigne: stai camminando in direzione della località Ganda.
In questa zona le incisioni rupestri non sono segnalate quindi fai attenzione a non perderle!
Dopo una breve salita tra le vigne arriverai ad una casetta in sassi ancora in costruzione.
Prima di proseguire lungo il sentiero aggira la casa e scoprirai un grande masso ben levigato dalle piogge… Aguzza bene la vista: è pieno di incisioni rupestri!
Sono ben 68 e raffigurano immagini antropomorfe
Tappa 3: località Triangia
Dopo aver ammirato le incisioni e il panorama sottostante prosegui prendendo il sentiero nel bosco che, in salita, ti porterà in località Piatta.
Questo tratto del sentiero è il più impegnativo e ripido: in alcuni punti con tante rocce è presente una catena per aiutarti a salire.
Il sentiero sbuca su uno dei tornanti della strada asfaltata: attraversa il paesino di Piatta per circa 100 metri e poi prendi il sentiero che attraversa i pascoli.
Tutte queste svolte sono segnalate da cartelli che indicano la direzione corretta.
In breve raggiungerai proprio il punto più alto del trekking: i pratoni di Triangia.
Con un po’ di fortuna troverai tanti asinelli che ti accoglieranno con una gran voglia di coccole… io ovviamente non mi sono fatta pregare troppo! 😉
Il masso altare di Triangia
Lungo il sentiero che attraversa i prati ti imbatterai sulla tua sinistra in uno dei tanti massi glaciali presenti in questa zona.
La particolarità di questa roccia è che è stata segnata dal passaggio degli uomini fin dall’età del Bronzo.
In realtà i segni più antichi presenti sul masso risalgono persino alla Preistoria!
Anche questo punto di interesse è quindi caratterizzato dalla presenza di incisioni rupestri che sono un po’ diverse rispetto a quelle che hai visto prima.
Infatti, viene chiamato “masso altare” perché probabilmente era una roccia molto significativa dal punto di vista spirituale ed è stata per questo incisa più volte.
In questo video ti spiego nel dettaglio cosa rappresentano le coppelle:
Ritorno ad anello: verso Sondrio
Ora è tempo di tornare a casa.
Attraversa i prati di Triangia fino ad un bivio: il cartello indica Sondrio e quindi svolta a destra.
Attraverserai un sentiero tra boschi e vigneti…
Prosegui in silenzio: potresti incontrare dei caprioli proprio come è successo a noi!
Il sentiero del ritorno è tutto in discesa e puoi anche sbizzarrirti sulla strada per ritornare al punto di partenza. Oltrepassati i boschi e raggiunta la strada asfaltata ci sono una miriade di sentieri che attraversano i vigneti e ti porteranno in breve tempo in città.
Io ho scelto di spuntare all’altezza della Scuola Secondaria Torelli per poi attraversare Sondrio e arrivare a casa.
Dettagli del trekking e consigli utili
Parcheggio: 46.1660750856853, 9.849172574795377
Lunghezza totale del percorso: 8 km
Dislivello positivo: 500 metri
Difficoltà: facile.
Ancora incisioni rupestri: una variante
In realtà le incisioni rupestri di Sondrio non sono solo queste.
Durante la salita verso Triasso puoi raggiungere la località Sassella tramite un sentiero che si imbocca all’altezza del primo tornante asfaltato.
Proseguendo lungo questo sentiero raggiungerai il Santuario della Madonna della Sassella.
Vai avanti fino alle case e sulla destra prendi i gradini che attraversano in salita una vigna. Proprio al limitare della vigna, lungo il sentiero, c’è un piccolo masso con rappresentate delle figure antropomorfe!
Attenzione: anche queste non sono segnalate!
Ora torna indietro fino alla Chiesa e da qui prendi il sentiero con direzione Triasso: raggiungerai il paese e potrai riprendere l’anello delle incisioni che ti ho spiegato poco fa.
Per una perfetta domenica a piedi: dove mangiare e altri consigli
Per completare la giornata nel migliore dei modi, soprattutto se vieni da fuori, ti consiglio di sostare a Triangia per goderti il panorama e approfittare di un po’ di relax.
Potresti pranzare alla Trattoria Triangia che offre specialità valtellinesi davvero gustose come da tradizione.
Per allungare un po’ il giro puoi andare a vedere il Lago di Triangia facilmente raggiungibile dal paese oppure la Big Bench di Triangia che ultimamente sta attirando davvero tanti turisti.
Se ti piacciono le incisioni ti consiglio di andare a vedere la Rupe Magna di Grosio e l’antico castello di San Faustino. Te ne parlerò presto su Due passi in natura!
Se ti piacciono i castelli clicca qui!
Cosa ne pensi? Lascia un commento!