Abbiamo parlato delle piante e delle loro foglie, della lettiera, del nostro ruolo per mantenere il bosco naturale e le attenzioni da avere mentre si cammina.
E gli animali? È autunno anche per loro.
Scopriamoli insieme:
ti propongo alcune attività ecologiche perfette per tutte le età.
Possono diventare un buon modo per rendere i più piccoli consapevoli del mondo che li circonda. Anche degli animaletti che sembrano brutti e inutili!
Gli animali della lettiera
Contrariamente a quello che si pensa di solito, la lettiera è la più importante fonte di biodiversità del suolo.
Esatto, non è solo sinonimo di cose morte e viscide che dobbiamo evitare. Tu come la pensi?
Provate a prendere una bacinella.
Metteteci dentro un po’ di terreno raccolto dal bosco accanto a casa.
Osservate.
Quanti animali riuscite a contare?
Alcuni sono talmente piccoli che non li possiamo vedere, ma ci sono!
Ora rimettete il terreno dove lo avete trovato.
Pensate che ognuno di loro è fondamentale per la vita.
Tanti organismi non li possiamo vedere a occhio nudo. Nel bosco però lì possiamo scoprire in altri modi. L’odore di funghi del sottobosco è un esempio!
La lettiera è quindi un vero e proprio ecosistema fatto di tanti piccoli attori che, insieme, garantiscono la vita di un bosco sano e fertile.
I veri protagonisti di questo mondo in miniatura sono i lombrichi, i porcellini di terra (sai che sono dei crostacei?), gli acari e tante specie di insetti che rendono il suolo forte e in salute.
Parliamo dei lombrichi: costruiamo una compostiera domestica!
Il lombrico: conosciamolo meglio
Il lombrico è un invertebrato, più precisamente un anellide, importantissimo per la vita del suolo.
Mangia sostanza organica, quindi si nutre proprio della lettiera!
Digerisce solo la parte organica e riemette tutto quello che resta: la sostanza inorganica, come i sali minerali, che arricchiscono il terreno rendendolo fertile e sano.
Facendo così, smuove i nutrienti del terreno. Li sposta, li lavora, li arricchisce.
Alcune specie di lombrichi vivono più in profondità e scavano tante gallerie che sono importantissime per mantenere il giusto apporto di aria e acqua al terreno.
Insomma, questi piccoli esserini sono davvero importantissimi!
Talmente importanti che Charles Darwin nel 1881 parla proprio di loro nel suo ultimo libro.
L’humus di lombrico
Se hai letto fino a qui, hai già scoperto che cos’è l’humus.
È il prodotto del lavoro dei lombrichi. Ricco di nutrienti, soffice e inodore (il compostaggio dei lombrichi non puzza!!!).
È la parte fertile del suolo.
Quindi, se nel tuo orto hai un terreno ricco di lombrichi sei davvero fortunato!
Altrimenti…
Facciamo compostaggio domestico con i lombrichi
Hai mai sentito parlare di compostaggio domestico?
So già cosa stai pensando.
“oddio, che schifo“; “chissà che puzza…“.
Con i simpatici lombrichi non è così!
Il vermicompostaggio è la soluzione ecologica se ti stanno a cuore le tre R.
Riduco, riciclo, riuso.
Occorrente:
1. Un contenitore in legno con due spazi e un divisorio in mezzo.
2. Residui organici: resti vegetali, scarti di potatura, foglie secche (per altre attività con le foglie clicca qui), rifiuti organici della tua cucina (attento! Non inserire materiali inorganici e plastiche. La bustina del thè non si mette!), carta e cartone (PULITI!)
3. Del terriccio con un po’ di lombrichi
Procedimento:
1. Riempi uno spazio con gli scarti e l’altro con il terriccio e i lombrichi;
2. Dai da mangiare ai lombrichi circa 3 volte al mese. Ogni lombrico mangia circa il doppio del suo peso!
ATTENZIONE. Dagli da mangiare l’umido già decomposto, quindi è importante rivoltarlo, mescolarlo bene e bagnarlo un po’ prima di darlo come cibo. I lombrichi hanno bisogno di tanta umidità e mangiano sostanze già in decomposizione.
Lettiera e foglie secche: 3 modi creativi per usarle
Quando tutte le latifoglie si sono spogliate della loro chioma significa solo una cosa.
Sta arrivando l’inverno. Le giornate si accorciano, il freddo si fa sentire.
E non solo per noi.
Oltre alla miriade di piccoli animali che troviamo nella lettiera, al di sopra di essa ci sono tanti altri animali che si danno da fare per passare l’inverno.
Sono tutti in grado di cavarsela da soli, ma si possono costruire alcuni piccoli rifugi totalmente naturali per aiutarli.
- Ibernacula
Questi rifugi si chiamano Ibernacula (Hybernaculum in latino). Per costruirli basta usare quello che trovi nel sottobosco, senza esagerare. La regola da seguire è solo una: usare materiali naturali per rendere il rifugio, appunto, il più naturale possibile.
Rami, foglie, sassi. Raccolto tutto il materiale necessario bisogna creare un piccolo mucchio.
L’ideale sarebbe creare una base di sassi e poi ricoprirla con il resto dei materiali. Ricordati di lasciare tanti fori per far passare l’aria e di creare una struttura stabile che non metta in pericolo gli animali.
Si possono creare Ibernacula per gli insetti, che si scaldano tra i fori dei sassi e delle rocce o nel legno, per i mammiferi più piccoli, come le arvicole e i topi ragno, oppure anche per quelli più grandi, come ermellini, ricci, donnole.
2. Giardini e animali
A proposito di ricci…
Il tuo giardino è pieno zeppo di foglie secche, inutili, da buttare.
E invece no!
Basta fare dei piccoli cumuli di foglie ai lati del giardino, nelle zone meno ingombranti per te, per creare dei fantastici rifugi per piccoli animali. Semplici, utili ed ecologici!
E poi… se un riccio costruisce casa lì, te ne accorgi subito. Le foglie fanno rumore e così lo puoi osservare tranquillamente dalla finestra. Tra l’altro, i ricci sono degli ottimi pulitori di parassiti!
3. Pacciamatura
Ok, i ricci sono a posto.
Se sono avanzate altre foglie secche in giardino ti consiglio di tenerle.
Diventeranno fondamentali per la salute del tuo giardino!
Basta posizionarle attentamente alla base degli alberi, dei fiori e degli arbusti che hai piantato, ricoprendo bene le radici. In questo modo creerai una coperta naturale che aiuterà le tue piante a passare l’inverno!
La pacciamatura è una tecnica che viene fatta anche negli altri periodi dell’anno per evitare la crescita di specie erbacee infestanti e per diminuire il bisogno di acqua delle piante nei periodi più caldi.
Ringrazio Associazione Corimbo Onlus, Cascina Bagaggera e il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone per le foto delle attività. Sui loro siti potete trovare altri eventi simili. Teneteli d’occhio!
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