Il Monferrato è una regione del Piemonte compresa tra le Province di Alessandria ed Asti.
Quando si parla di Monferrato non si può far altro che pensare ai deliziosi vini che nascono dalle produzioni locali.
Tra l’altro, nel 2014 sono diventati Patrimonio dell’Umanità, come il Moscato e il Barbera d’Asti.
Difficilmente il Monferrato viene collegato al trekking e io sono qui per sfatare questo mito.
Le bellezze di questo territorio si possono osservare anche a piedi!
Infatti, il territorio collinare che lo caratterizza lo rendeun ambiente perfetto per il trekking.
La partenza del trekking: Cocconato
Cocconato è un piccolo borgo del Monferrato Astigiano di poco più di 1400 abitanti.
Dal 2019 è entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Anche per questo abbiamo alloggiato qui!
Cocconato è piccolo, tranquillo e molto caratteristico:
la visita al paese è breve, ma nulla ti vieta di perderti tra le scalinate e le piccole viuzze come ho fatto io.
Il Cammino Romanico
Durante il soggiorno a Cocconato ho deciso di visitare il borgo e i suoi dintorni con un trekking.
Hai mai sentito parlare del Cammino Romanico?
All’Ufficio Turistico di Cocconato puoi trovare tutte le informazioni.
Proprio lì ho scoperto che qui c’è una varietà di percorsi.
Ognuno può scegliere quello che più preferisce in base al tempo a disposizione, il tema di suo gusto (storia, arte, natura…) e la difficoltà del cammino – o del giro in bici.
Ma veniamo la dunque!
Il Cammino Romanico è una vasta rete di sentieri che unisce i borghi del Monferrato alla scoperta delle tradizioni storiche ed enogastronomiche.
Ho scelto quindi alcuni sentieri che lo attraversano nei dintorni di Cocconato in modo tale da muovermi esclusivamente a piedi all’insegna di un trekking ecosostenibile senza bisogno di prendere l’auto.
Il territorio: perché le colline?
Il territorio del Monferrato è collinare e per la maggior parte coltivato a vigna.
I trekking in questa zone seguono quindi i profili collinari con numerosi sali-scendi.
Milioni di anni fa però non era proprio così.
Anzi, il Mar Ligure si estendeva anche in queste zone ricoprendo Torino, il Monferrato, le Langhe e anche la Pianura Padana.
Dopo l’orogenesi alpina ed appenninica il livello del Mar Mediterraneo si è abbassato portando alla scoperta i suoi morbidi e collinari fondali e creando delle vere isole, le Langhe e il Monferrato.
Il ritiro del mare, la progressione dell’orogenesi e il lavoro di deposito dei fiumi sono tutti fattori che nel corso del tempo hanno portato alla formazione del territorio che vediamo oggi.
Durante le passeggiate nel Monferrato stai bene attento a dove metti i piedi:
il clima subtropicale che caratterizzava questa zona l’aveva resa ideale per la vita di ricci di mare, vongole, cozze, coralli.
Potresti imbatterti nelle conchiglie di antichi molluschi molto facilmente… dei veri e propri reperti fossili!
Tappa 1: la Panchina Gigante di Cocconato
Dopo aver visto Cocconato ho imboccato la SP84 a piedi in direzione della panchina gigante. Se sei munito di una carta escursionistica sarà facile orientarti!
La posizione di questa panchina è davvero spettacolare e poco frequentata – o almeno, quando ci siamo andati noi non c’era nessun altro!.
Ti consiglio davvero di andare a vederla e scattare qualche foto.
Sicuramente la primavera è il momento migliore per andare a vedere la Big Bench numero 156.
Tappa 2: la Chiesa della Madonna della Neve
Tornando sulla strada Provinciale dell’andata si arriva all’altezza di un’antica chiesetta: un facile sentiero attraversa i campi coltivati.
Segui il cartello “PanoramiCocco” fino alla Chiesa della Madonna della Neve.
La Chiesa è ben visibile anche in lontananza perché è situata su di una piccola collinetta.
È contornata dai cipressi e la vista da qui è davvero unica: una piccola sosta ad ammirare il panorama è d’obbligo!
Tappa 3: Il Parco Forestale l’Alberone
Lasciata la Chiesa alle tue spalle, ora ti aspetta un piccolo pezzo di cammino lungo la strada asfaltata.
Segui i cartelli che indicano “L’Alberone”, la terza e ultima tappa di questo trekking.
L’ingresso del Parco è ben visibile, trovi le coordinate nei dettagli.
È un’area non custodita, aperta al pubblico e gratuita.
L’Alberone è un Parco ideato e costruito dal Professor Conrotto con lo scopo di valorizzare le bellezze naturalistiche locali.
Il sentiero infatti ti accompagna tra svariate piante autoctone della collina di Cocconato.
Alcune strutture in legno e palafitte nella zona degli stagni sono state ideate per informare il visitatore sulle caratteristiche principali del territorio, tra cui flora e fauna autoctone.
Il trekking dell’Alberone è lungo circa 2,5 km durante i quali si possono osservare 1500 specie di piante!
Anche gli incontri con la fauna selvatica non sono da meno:
ho avuto la fortuna di vedere uno scoiattolo rosso e svariate specie di uccelli.
Ti consiglio di visitarlo in primavera, ma anche in autunno deve essere spettacolare.
Dettagli del trekking e consigli utili
Partenza: 45.08625730418996, 8.039734697963935
Panchina Gigante 156: 45.072028624427716, 8.041860164921696
Parco Forestale L’Alberone: 45.08706253731757, 8.052851490151918
Lunghezza totale del percorso: 8 km
Dislivello positivo: 220 metri
Difficoltà: molto facile.
Indossare calzature adatte!
Weekend nel Monferrato
Oltre al trekking e alle visite naturalistiche,
il Monferrato è ricco di cittadine da esplorare.
Ti consiglio di vedere Asti, Alessandria, Tortona con i suoi reperti storici e Casale Monferrato.
Durante il rientro ho fatto anche un’ultima tappa al Sacro Monte di Crea.
Puoi parcheggiare gratuitamente e incamminarti lungo il sentiero sterrato in leggera salita.
Una volta raggiunto lo splendido Monastero puoi continuare sul sentiero e ammirare le 23 cappelle religiose che incontrerai lungo il percorso.
Anche qui il territorio e la vista sono spettacolari e alla fine si è rivelato un piacevole trekking all’ombra del bosco.
Dove mangiare e dove dormire
Se vuoi soggiornare nel Monferrato vai sul sicuro soprattutto per quanto riguarda il cibo e il vino.
Difficilmente ti alzerai dal tavolo poco soddisfatto.
Se soggiorni a Cocconato ti consiglio di andare a mangiare e soggiornare alla Locanda Martelletti, dove ti aspetta una ricca colazione con buffet e stanze confortevoli immerse nella tranquillità di Cocconato.
Tra tutte le cittadine che ho visto, Asti è quella che mi è piaciuta di più perché era decisamente la più viva. Ho assaporato un buonissimo aperitivo al Caffè degli Artisti, proprio di fronte al Teatro.
Se invece vuoi mangiare una pizza ti consiglio vivamente la pizzeria Tre Re.
Spero che questo articolo un po’ diverso dal solito ti sia stato utile, ma se hai bisogno di ulteriori informazioni più dettagliate contattami pure.
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Masha
29 Marzo 2022Vorrei molto visitare